Porto Olimpico

olimpic

Negli anni 90 tutta Barcellona ha impiegato notevoli risorse per accogliere le Olimpiadi, celebrate nel 1992, operando un vero e proprio restyling di molte zone tra le quali Port Olimpic; zona che è stata a dir poco una tra le maggiori beneficiarie delle opere di costruzione, ricostruzione e abbellimento che hanno per certi aspetti trasformato la città. Terminata la schiera di ristoranti, all’altezza del muso della balena, si accede ad un ambiente dall’aspetto veramente rilassante; una vasta piscina monumentale, le cui acque scendono a cascata proprio da dove si accede, al centro della quale, una pedana in legno sembra quasi galleggiare; ai lati della piscina un vialetto alberato conduce in fondo, dove si trova un immancabile grande ristorante italiano i cui tavoli sono posizionati su un’altra pedana, sempre sulla piscina. Prima di arrivarci, una prima scala mobile porta giù ad un immenso garage, mentre una seconda scala appena più avanti conduce proprio sotto la balena. E’ impressionante notare come le dimensioni di questo curiosissimo monumento si siano moltiplicate migliaia di volte da quando lo si osservava da Barcelloneta. Un grande mantello ritagliato a forma di pesce fatto, sembra, di un reticolo di fascioni di bronzo e posato su un’imponente struttura di grandi sbarre metalliche bianche, che variamente agganciate tra loro, vanno a formare uno scheletro pesciforme; questo e quello che si vede alzando lo sguardo mentre si è all’ombra del metallico animale. E accanto a questa solidissima impalcatura, un viale, su cui si affacciano negozi e luoghi di ristoro, conduce al Gran Casinò di Barcellona. Appena dietro, troneggia uno dei due imponenti grattacieli di cui già accennato, che, a quanto pare, ospita un lussuosissimo hotel a 5 stelle. Ed effettivamente lo scenario che si ammira di fronte all’entrata dell’hotel, che si trova in una lussuosa galleria che attraversa la base della torre, conferisce una sensazione di ricchezza. La galleria è infatti aperta sul lato esterno per un ampio tratto centrale, dal fondo del quale una parete a mattonelle rosse scende a gradoni fino al livello del pavimento. Su ciascuno di questi gradoni decine di grandi vasi ospitano giovani e rigogliose palme. Ma la nota più suggestiva è l’acqua, che, a cascata abbondante, scende regolare da ciascuna delle travi che, disposte in una fila parallela, collegano il più alto dei gradoni al grattacielo, e che cade in una piscina che delimita, con grandi globi in granito, il bordo esterno della galleria per un lungo tratto.

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