Sagrada Familia

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La Sagrada Família di Barcellona è considerata uno dei simboli della città, oltre che il capolavoro dell’architetto Antoni Gaudí, che le dedicò l’ultima parte della sua vita esprimendo tutta la sua arte. L’Associación Espiritual de Devots de Sant Josep, nacque nel 1866 con l’intento di promuovere la fabbricazione di un tempio dedicato alla Sacra Famiglia. Ricevette molte donazioni e acquistò il terreno su cui ora sorge la chiesa. I lavori dovevano essere portati avanti dall’architetto Francesc del Villar, ma dopo disaccordi con l’Associazione, nel 1883 prese l’incarico Antoni Gaudì, che installò il suo studio e si stabilì letteralmente nella chiesa, impegnandosi alla costruzione della basilica con estrema dedizione. Egli lavorò al progetto per 40 anni, compresi gli ultimi 15 della sua vita. Resosi conto che la costruzione della chiesa avrebbe comportato decenni, se non secoli, dopo la sua morte, piuttosto che esaurire le risorse impostando tutto il gigantesco perimetro, l’architetto catalano preferì completare alcune sezioni dell’edificio in altezza (specie nell’abside), come per lasciare ai suoi successori una testimonianza precisa dell’idea originale. Dopo la sua morte nel 1926 i lavori continuarono per poco tempo, interrotti dallo scoppio della Guerra Civile Spagnola; ripresero poi saltuariamente nel 1952 sotto la guida di un altro architetto, che cambiò il progetto originale, andato perso a causa di un bombardamento durante la guerra civile. Finanziata grazie alle offerte dei fedeli, la costruzione avanza oggi a ritmi lentissimi, a causa dei costi elevati, oltre che della difficoltà del progetto. Si stima che i lavori possano terminare entro il 2030. Intanto, però, il cantiere è diventato un’attrazione turistica, grazie alle alte torri, dalle quali si può godere un’ottima vista di Barcellona, e grazie al museo che mostra ai visitatori le varie fasi, presenti e future, della costruzione della chiesa. Osservare i lavori in corso con scultori aggrappati alle guglie, manovali che incidono grossi blocchi di pietra, ponteggi e impalcature ovunque, permette ai visitatori di rendersi maggiormente conto dell’imponenza del progetto.